Riserva Naturale e Oasi WWF Laguna di Orbetello
SS Aurelia, km 148,300 – Loc. Ceriolo III
Tel. 0564.870198 – oasiorbetello@wwf.it
Aperta dal 1° settembre al 1° maggio, il sabato, la domenica e i festivi dalle ore 09,30 alle 15,30. Le visite sono libere – guida solo su prenotazione e obbligatoria per gruppi oltre le 15 persone. Negli altri giorni le scuole, i gruppi, i fotografi e i birdwatchers possono prenotare presso la Riserva prendendo accordi con la direzione.
Nei mesi di luglio e agosto è possibile visitare l’Oasi previa prenotazione martedì e domenica alle 17,30.
La fauna e la flora
La Laguna è un ambiente ricco di organismi semplici che costituiscono l’alimentazione base di animali superiori, pertanto i pesci e il variopinto mondo dell’avifauna trovano qui un habitat ideale per il loro accrescimento. Le specie ittiche presenti sono quelle tipiche degli ambienti salmastri e marini: cefali, spigole, anguille, orate, sogliole, ghiozzi e latterini.
Nelle acque aperte si possono vedere i tuffi delle sterne impegnate a pescare i pesci, tra cui il piccolo nono, oramai scomparso da molte zone umide costiere. Qui nelle zone profonde troviamo anche i professionisti delle immersioni, come i cormorani, gli smerghi e gli svassi. In queste acque dall’inizio degli anni ’80 è possibile osservare l’elegante fenicottero rosa che perlustra e filtra il fondo della laguna. Man mano che ci si avvicina alle rive dove l’acqua è più bassa, si iniziano ad incontrare altre tipologie di uccelli, come gli aironi, le anatre di superficie e gli uccelli limicoli.
In primavera finalmente arrivano dai quartieri di svernamento sub-Sahariani anche il cavaliere d’Italia, un uccello elegantissimo e simbolo dell’oasi e la ghiandaia marina, un uccello dalle tonalità turchesi che nidifica nei numerosi nidi artificiali appositamente collocati.
Contemporaneamente l’Oasi si colora del rosa, fucsia, giallo, arancione, viola delle tantissime orchidee selvatiche, del lupino selvatico e di molte farfalle, tra cui sei di particolare interesse conservazionistico, come Zerynthia polyxena e Gegenes nostrodamus.
Tra i mammiferi troviamo l’istrice, la faina, la donnola, la volpe ed il capriolo. Tra i rettili, oltre alla testuggine di Hermann, sono presenti la lucertola campestre e la muraiola, il biacco, il cervone, il saettone, la biscia d’acqua e la vipera.
Lungo le sponde della laguna troviamo piante ben adattate a sopportare la salinità come le salicornie ed il limonio, ma anche giuncheti e canneti, e resti di boschi igrofili a prevalenza di frassino ossifillo.
La Riserva Naturale Oasi WWF Laguna di Orbetello è composta da un vero mosaico ricco di specie vegetali ed animali a testimonianza di un’attenta gestione. Da alcuni anni vengono coltivati il farro e il grano secondo i principi dell’agricoltura biologica.
Percorsi natura
Visitare un’oasi non significa solamente osservare con gli occhi, ma utilizzare tutti i nostri sensi.
Durante una visita guidata non potremo certo osservare tutte le 300 specie di uccelli presenti e nemmeno tutti i mammiferi, i rettili e gli insetti, ma potremo portare a casa un ricordo piacevole di una giornata passata in natura.
L’Oasi di Orbetello comprende due itinerari; il primo è quello storico situato in località Ceriolo III, ed è il più attrezzato per l’osservazione degli uccelli grazie a 9 osservatori posti in luoghi strategici.
Il secondo itinerario è quello del bosco di Patanella, dove è stato allestito un percorso botanico e sono presenti alcuni capanni per l’osservazione.
Il CEA-Casale Giannella
Nel 1989 il WWF fonda il Centro di Educazione Ambientale (CEA) Aurelio Peccei all’interno dell’Oasi. E’ una struttura che con i propri spazi, il proprio personale e le proprie attrezzature consente agli utenti di svolgere un’attività educativa di campo pratica e diretta e garantisce inoltre ospitalità ai gruppi organizzati. Il nostro CEA, infatti, è composto dal Casale del 1850 (costruito su una precedente edificazione del 1500) e da tre casali dell’ inizio del 1900. Il primo ospita la sala riunioni, i laboratori didattici e una mostra sulle zone umide, mentre i tre casali sono adibiti a foresteria, e possono offrire vitto e alloggio fino a 50 persone. Qui è possibile svolgere ricerca e didattica ambientale ed offrire consulenza per docenti impegnati in programmi di educazione ambientale. Le attività sono rivolte soprattutto ai ragazzi delle scuole, ai loro insegnanti, ma anche a educatori e famiglie.